Sulla tassa sui rifiuti, la Tari l’amministrazione comunale doveva osare di più e ridurre concretamente le tariffe delle utenze domestiche e delle attività commerciali. Con circa 847 mila ero di dividenti nel 2016 incassati dal Comune e in previsione per il 2017 di circa 630 mila euro che la Net S.p.A. distribuirà nelle casse di palazzo d’Aronco, siamo convinti che parte di questi soldi potevano essere impegnati per ammentare il contributo per abbattere la tassa sui rifiuti. C’è di più. A fronte di una differenziata del 67% così stimata anche per il 2017, la tariffa sia per le utenze domestiche sia per le non domestiche, è scesa di poco, in particolar modo per utenze domestiche. Nel 2016 un appartamento di 100 mq. con n. 3 componenti il nucleo familiare pagava 155,43 euro. Nel 2017 lo stesso di Tari pagherà 153,20. Una riduzione di 2 euro e 23 centesimi in meno dell’anno precedente. Stesso discordo non cambia per un appartamento di 100 mq. occupato da 4 persone. Nel 2016 pagava 189,69 euro. Nel 2017 lo stesso pagherà 185,93. Una riduzione di 3 euro e 7 centesimi in meno dello scorso anno. Difficile capire i salti di gioia per pochi spiccioli di euro in meno. Noi avevamo proposto di intervenire in modo più concreto. Infatti, in occasione dell’approvazione del bilancio 2016, fu votato all’unanimità un ordine del giorno affinché il Sindaco e la Giunta si impegnassero a intraprendere ogni possibile iniziativa per reperire più fondi per il 2017 al fine di ridurre la tariffa sui rifiuti per le utenze domestiche e non domestiche. Tutto vanificato. Evidentemente l’amministrazione comunale continua a fare orecchio da mercante e dimentica, stanziando per le categorie come i ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, bar, caffè, pasticceria, ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizza al taglio lo stesso contributo di 100 mila euro per il 2017. Infatti, se nel 2016 ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub con una superficie di 250 mq. e una tariffa di 15,022 euro hanno pagato 3.755 euro, nel 2017 pagheranno 3.567 euro, ciò significa 188 euro in meno, pari al 5% effettivo in meno, e non il 9,4%, poiché la tariffa prima di essere scontata ha subito un aumento da 15,022 a 15,7526 pari a 0,734 euro al mq., per poi essere ridotta a 14,271euro. Bar, caffè e pasticceria di superfice di 250 mq. di superficie, nel 2016 hanno pagato 2.452 euro, nel 2017 pagheranno 2.330 euro, pari a 122 euro in meno, cioè il 5% di differenza. Identico risultato per ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizza al taglio. Nel 2016 per locali di 250 mq hanno pagato una tassa di 4.402 euro, nel 2017 pagheranno 4.182 euro, 220 in meno, pari al 5% di sconto effettivo. Questo a dimostrazione che la Giunta comunale continua solo a filosofeggiare. Si riempie la bocca di avere le tariffe tra le più basse, ma gli strumenti per diminuirla ci sono, basta utilizzarli. Solo così si attuano politiche di riduzione della pressione fiscale e abbassare notevolmente il balzello sui rifiuti sia per i cittadini sia per le diverse attività commerciali.