Bando di 21 milioni di euro per l’accoglienza in Friuli

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Il bando di 21 milioni di euro per l’accoglienza in Friuli è un vero affare per le associazioni e cooperative, pronte a battersi e darsi battaglia per accaparrarsi i profughi. Forza Italia critica fortemente questo enorme metodo di spesa nei confronti dei migranti, buttando al vento milioni di euro per gente che nulla a che vedere con il nostro Paese. Basta con il business dell’accoglienza a spese degli italiani e dei friulani, si corre il rischio di innescare una vera bomba sociale, una guerra tra poveri. Ci sono migliaia di famiglie in difficoltà, gente che ha perso il lavoro, anziani che vivono conbando di 21 milioni di euro per l’accoglienza in Friuli una misera pensione al mese sotto alla soglia minima di povertà e giovani che non sanno nemmeno se troveranno il lavoro, per contro in provincia di Udine si spendono oltre 20 milioni di euro per i migranti. È una vergogna inaudita. Il costo di 35 euro al giorno per un profugo, che al mense lievitano a 1.050 euro, e lo Stato a un anziano paga solamente 20 euro al giorno per arrivare a circa 600 euro mensili per una pensione minima. Altra vergogna. Ma il vero problema è che in questo modo invece di diminuire il numero e gli arrivi, c’è il rischio di sempre più terreno fertile e appetibilità, incentivandone gli arrivi. Tutti sanno che già da oltre mare, nelle coste e via terra dove sono pronti a partire, sono informatissimi su tutto e cosa succede in Italia. Ma la vera beffa sta anche nel fatto che, il Piano migranti frutto dell’accordo siglato tra Anci, Ministero dell’Interno nella provincia di Udine, che fissava la quota di 2,5 migranti ogni mille abitanti, non è stata mai rispettato. Stando ai numeri la città di Udine dovrebbe accogliere 360 profughi. Di fatto, la presenza in città è oltre il triplo consentito dall’accordo. Su questo nessuno dice nulla, né Honsell, né il Pd e nemmeno la sinistra al governo della città. In più a queste cifre vanno aggiunti i 100 profughi inviati dal sud attualmente accolti nella caserma Friuli.