Profughi, accoglienza insostenibile e mal governata che crea solo business

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A quale rivolta si riferisce il sindaco Honsell? È davvero singolare, si è sempre prodigato anche in prima persona all’accoglienza sconsiderata di tutto ciò che passava per la città, adesso che la situazione gli totalmente sfuggita al controllo è pronto a lanciare accuse contro lo Stato e Ue.  Se capisse a quale situazione, ha portato la città e buona parte della Regione, a quest’ora si sarebbe già dimesso. Purtroppo, a differenza di quanto vorrebbe far credere, altro che la situazione migliorata, è divenuta strutturale e insostenibile. Siamo sempre alle solite, quando lo dicevamo noi agli inizi del 2013 con i primi arrivi in città, fummo tacciati di fare terrorismo politico, adesso invece rischiamo che il terrorismo quello vero e pericoloso lo abbiamo in casa. Questi sono i risultati grazie ai tanti proclami del centrosinistra, anni di accoglienza mal governata che in poco tempo, migranti, profughi, richiedenti asilo e gente disperata che scappa per fame e miseria, hanno ben compreso che qui avrebbero trovato terreno fertile dove stabilirsi, agire e muoversi indisturbati. Dati fonti Ministero dell’Interno dicono che al 30 dicembre 2014 il totale degli immigrati presenti sul territorio della Regione erano 1706. Nel febbraio del 2015 il totale è passato a 1870, 164 unità in più in soli due mesi, un incremento pari all’8,7%. Honsell e la Serracchiani farebbero bene tenere d’occhio i dati, invece si preferisce erogare 200 mila euro per l’inserimento sociale dei profughi. Di cui 50 mila euro dedicati ai percorsi di alfabetizzazione per adulti, alla conoscenza di base della cultura e dell’educazione civica italiana e 150 mila euro di contributo agli enti locali per progetti che promuovano l’inserimento, la conoscenza e l’accettazione reciproca tra le persone accolte e la comunità ospitante. Soldi che finiranno in tasca agli enti locali e alle associazioni che gestiranno il tutto, un discorso simile a quello dei famosi 35 euro al giorno. Infatti, bisogna ricordare che nel 2014 per l’assistenza ai 33 profughi il Comune di Udine ha sborsato ben 630 mila euro ai centri convenzionati (fra cui Caritas, Centro Balducci, Cittadini Onlus, Casa dell’Immacolata), anche se completamente rimborsati dal governo centrale, ovviamente si tratta sempre di soldi pubblici. Che tradotto, significa foraggio per i centri di accoglienza, creando in questo senso un vero business con l’immigrazione.